L’utilizzo dell’ipnosi terapia Ericksoniana nella terapia dei disturbi psicosomatici

Il corpo e la mente sono due facce della stessa medaglia, dimensioni diverse di uno stesso organismo: il benessere nasce dal loro equilibrio. Il corpo e la mente non sono due cose separate e distinte, ma sono intimamente connessi in un rapporto di reciproca influenza. Io dico sempre ai miei pazienti che “La mente è nel corpo, ed il corpo è nella mente”.

Un’emozione, come la paura, ha immediati riflessi nel corpo come il sudore, il pallore, lo sgranamento delle palpebre, ecc… . Anzi: sovente è proprio il corpo ad orientarci verso la comprensione dello stato emotivo, è il corpo a trasmetterci un cambiamento/perturbazione a questo livello. A chi non è capitato di incontrare per la prima volta una persona, e senza parlarci o avere a che fare con lei, ma alla sola vista sentire le cosiddette “farfalle allo stomaco”, ovvero quello strano solletico all’addome, accompagnato da un’improvvisa tachicardia? Il nostro corpo ci avverte, ci mette a conoscenza del fatto che quella persona ha suscitato in noi un interesse. Oppure ancora, molte volte può capitare, in un momento di tensione, di sentire “un nodo alla gola”, ciò altro non è che la somatizzazione di uno stato ansioso, ossia un collegamento diretto tra le nostre emozioni e il nostro corpo. Il corpo e la mente sono intimamente connessi, e solitamente il termine Psicosomatico è utilizzato per descrivere l’interazione dei processi mentali con quelli fisici. Il nostro corpo parla, e ci dice molte cose, cose che noi in realtà conosciamo molto bene a livello inconscio, ma non vogliamo sapere a livello conscio. Cose che, dal profondo della mente, non risalgono verso la superficie della consapevolezza, ma scendono nel corpo, e lì si esprimono, attraverso dolori profondi, viscerali, articolari, etc… . Il corpo si fa carico di rappresentare un dolore che la mente si rifiuta di consapevolizzare. Infatti, se una realtà è in noi, dentro di noi, non possiamo tacerla. Magari non ci vogliamo pensare, crediamo che sia possibile evitarla, in realtà non è possibile, e non è possibile perché il nostro corpo parla, sussurra, grida, Si esprime come può, talvolta come gli consentiamo.

Bisogna stare molto attenti a quello che il corpo ci dice, dato che spesso è esso a darci tutti gli indizi concreti per risolvere alcune situazioni. Talvolta notiamo qualcosa di “strano”, proviamo una sensazione di disagio impercettibile, parte del nostro corpo, e non riusciamo a decodificarla. Questi sono alcuni esempi di come il nostro corpo ci parla, o meglio, di come ci chiede aiuto: la sensazione di avere un nodo in gola o allo stomaco, tachicardia, affanno, tremori, dolori generalizzati.
Le persone più propense a soffrire di disturbi psicosomatici di solito sono quelle che hanno più problemi nell’esprimere le proprie emozioni nella vita di tutti i giorni.
Quando una persona non è in grado di risolvere o accettare una determinata situazione – che sia con se stessa o con altri – ebbene quest’ultima lascia un’impronta sul corpo, si “incarna” in esso nell’attesa che il suo padrone ne prenda coscienza e decida di porvi rimedio per poter andare avanti. In altre parole, il nostro corpo porta sempre le cicatrici dei nostri errori. Somatizzare significa dunque trasformare il dolore emotivo in dolore fisico.

Quando le persone non trovano le parole per esprimere il proprio dolore e, quindi, è il loro corpo a farlo. Molte persone non esprimono il loro malessere perché non trovano le parole per farlo o perché, più semplicemente, è stato insegnato loro che, così facendo, si esporrebbero troppo. Il corpo ci comunica sempre, ed ogni suo segnale, dallo sguardo, allele espressioni del volto, i tic, i movimenti delle pupille o la tensione muscolare delle mascelle, del busto, delle braccia, delle gambe, anche la malattia (entro certi limiti) non sono un male, ma segnali, un messaggio che ci avvisa…la febbre ci scalda quando le difese stanno combattendo sulle frontiere dell’immunità, e ci avvisa del fatto che abbiamo bisogno di riposo. Oppure, quando le nostre rabbie, inquietudini, sono soffocate e non riescono ad uscire è il nostro stomaco che brucia.
Purtroppo i pazienti con disordini psicosomatici vengono sballottati da un medico all’altro e subiscono molti esami ed accertamenti clinici prima di venire a conoscenza del fatto che l’origine del problema è psicologica e non fisica.

L’ipnosi, come mezzo di indagine e comunicazione con l’inconscio, costituisce un ottimo metodo per contattare le memorie inespresse e dare loro la giusta voce, in modo da prendere veramente atto di cosa il corpo voglia dire ed agire di conseguenza. L’ipnosi costituisce una via privilegiata di accesso all’inconscio, e permette di arrivare in tempi molto rapidi alla comprensione e soluzione del problema psico-somatico, permettendo al paziente di riappropriarsi del suo corpo e della sua vita, di quella che davvero vuole realizzare e vivere.