L’articolo descrive cosa sia davvero l’ipnosi come mezzo scientifico di risoluzione di problemi psico-fisici

Prima di passare a descrivere lo stato ipnotico, vorrei riportare la definizione di una mia paziente, risalente a lunedì 25-08-2014… non avrei saputo fare di meglio!
“Non è vero ciò che si sente dire sull’ipnosi o ciò che si vede in televisione, quelle sono tutte storie per fare audience… La realtà è che ti senti completamente rilassata, nel corpo e nella mente… quasi ti sembra di non averlo più il corpo, di averlo dimenticato, io per esempio sentivo prurito, ma era un prurito diverso, come se non mi venisse neanche di grattarmi… Come se fossi sospesa nel tempo e nello spazio, come se stessi galleggiando nel niente… E se parli lo fai spontaneamente, tranquillamente … in quel momento fai solo quello che ti viene di fare, in piena libertà… .
N.S., 48 ANNI, DIPENDENTE PUBBLICO

Al di là di miti e leggende metropolitane, l’ipnosi non ha niente di magico o soprannaturale. Essa è un particolare stato di coscienza, diversa sia dal sonno che dalla veglia, ma assolutamente naturale. Infatti, essa è un fenomeno che ognuno di noi sperimenta ogni giorno, magari senza averne piena consapevolezza conscia. Semplificando possiamo dire che siamo in ipnosi in tutte quelle situazioni in cui ci sentiamo “la testa tra le nuvole”, come quando guidando in auto arriviamo a destinazione e con sorpresa ci accorgiamo che ricordiamo poco del percorso fatto, oppure quando, in una situazione noiosa, ci assentiamo in un “sogno ad occhi aperti”. L’ipnosi è uno stato naturale di totale rilassamento fisico ed estrema ricettività mentale, dove vengono date suggestioni che aggirano le resistenze coscienti e vanno ad agire sull’inconscio, dove sono radicati problemi. Tali suggestioni continuano ad agire nel normale stato di veglia, andando così a sradicare i problemi.

Come agisce l’ipnosi?

Capita a tutti di mettere in atto comportamenti che riconosciamo errati o patologici senza capirne il perché; cerchiamo di controllarli, ma essi sfuggono al nostro controllo cosciente. Vorremo avere la forza di cambiarli, ma essi sono più forti di noi. Questo accade perché sono pianificati a livello inconscio. L’ipnosi si rivela molto utile in questi casi, poiché permette di “resettare” la mente, agendo a livello inconscio, ovvero laddove le nostre più profonde convinzioni sono radicate, sprogrammando i comportamenti portatori di sofferenza e dando vita a schemi più desiderabili per il soggetto.

Una persona può essere ipnotizzata per costringerla a dire o a fare qualcosa contro la sua volontà?

Con l’ipnosi non è possibile indurre a fare azioni contro la morale o il desiderio del paziente: non è possibile, durante lo stato ipnotico, costringere una persona a fare una cosa che non vuole fare. Esercitare un’influenza negativa, inoltre, non ha nulla a che fare con quello che avviene in una relazione terapeutica ed è totalmente estraneo all’approccio dell’ipnosi che si basa invece sul rispetto e sulla valorizzazione delle risorse dell’individuo.

Ma il soggetto ipnotizzato è controllato dall’ipnotista?

Quando si parla di ipnosi accade spesso di sentire bislacche concezioni, purtroppo largamente determinate dall’ignoranza sull’argomento, e dai pregiudizi e stereotipi da essa generati. Ancora oggi succede di sentire spesso dire ahimè qualcosa come “…Ah, io ho paura dell’ipnosi, non si sa mai..”, oppure “…E’ pericolosa l’ipnosi, puoi addormentarti e avere problemi a risvegliarti…”, o ancora “…. L’ipnosi non va bene perché perdi il controllo e puoi essere manipolato…”, o paradossalmente “… L’ipnosi, tutte sciocchezze, non esiste, è solo spettacolo…”, e chi più ne ha più ne metta.
In effetti la stragrande maggioranza delle persone non sa che l’ipnotismo (cioè l’insieme delle tecniche utilizzate per l’induzione e la conduzione dello stato ipnotico) e l’ipnosi nel loro complesso costituiscono una materia scientifica, ufficialmente riconosciuta dalle scienze psicologiche e mediche. Contrariamente a ciò che usualmente si crede, il soggetto ipnotizzato non è alla mercé dell’ipnotista al contrario: nonostante la scarsa reattività verso il mondo esterno, dovuta alla focalizzazione dell’attenzione all’interno, egli si trova in una condizione di estrema ricettività mentale. Con l’ipnosi infatti, dico spesso io ai miei pazienti, “non si addormentano le persone, ma si svegliano”, nel senso che si rendono del tutto consapevoli delle loro reali potenzialità, anche di quelle che non sanno di avere. In fondo, ognuno di noi sa com’è, non come “sarebbe potuto essere”.
M.H.Erickson, il padre dell’ipnosi moderna, sostiene: “L’ipnosi non modifica la persona nè la sua passata esperienza della vita. Serve a permetterle di imparare di più su se stessa e ad esprimersi più adeguatamente. La trance terapeutica aiuta le persone a superare i limiti appresi, così da poter pienamente esplorare ed utilizzare le proprie risorse”

Quindi dottoressa non è vero che in ipnosi si è in uno stato di incoscienza?

No, anzi la nostra attenzione è più ricettiva, più pronta, in grado di ricevere gli strumenti necessari per raggiungere gli obiettivi desiderati. Fisicamente, vista dall’esterno, una persona in ipnosi può presentare un livello minimo di attività, un rilassamento muscolare, un rallentamento del respiro ecc.. Tuttavia, dal punto di vista della condizione mentale, la persona è si rilassata, ma al contempo cosciente e vigile. Anche nello stato di ipnosi più profonda, un livello di consapevolezza di ciò che sta avvenendo in quel momento nel paziente rimane sempre.

Quali sono gli ambiti di applicazione dell’Ipnositerapia?

L’ipnosi può essere utile nei seguenti casi: gestione dell’ansia, dello stress, delle difficoltà relazionali, del peso corporeo, di alcuni gestione di comportamenti ed abitudini problematiche (training antifumo) oppure per incrementare l’autostima. Inoltre costituisce un ottimo ausilio nel trattamento dei disturbi d’ansia in genere (fobie, attacchi di panico), dell’insonnia, del trattamento dei traumi, di tutti i problemi e disturbi legati alla sfera sessuale, dei disturbi depressivi e psicosomatici, come mal di testa, gastrite, dolori muscolari e articolari.
Inoltre, come metodo in quanto capace di rompere schemi inconsci che guidano il nostro comportamento, l’ipnosi è efficace per smettere di fumare, dimagrire in modo definitivo, trattare dipendenze anche radicate (dal sesso e dal cyber-sesso, dal gioco, dall’alcol, da internet, dipendenza affettiva, etc..) e comportamenti problematici e compulsivi come la tricotillomania e la cleptomania.

Quali vantaggi offre l’ipnositerapia rispetto ad altre forme di psicoterapia?

L’ipnositerapia tende ad avere tempi più brevi rispetto ad altre forma di psicoterapia, poiché diretta al sintomo ed agli obiettivi che si propone il paziente.

Dottoressa ma proprio tutte le persone possono essere ipnotizzate?

A chi non è mai capitato di “perdersi” nella lettura di un libro, o nell’ascolto di un brano musicale, di dimenticare lo spazio ed il tempo mentre si è assorti nei propri pensieri: questi sono stati naturali di trance che ogni persona sperimenta. Poichè l’ipnosi è uno stato di coscienza del tutto naturale, tutti possono essere ipnotizzati se lo desiderano.

Bene dottoressa vuole aggiungere qualcosa prima di chiudere?

Beh si, una cosa ci tengo particolarmente a sottolinearla. L’ipnosi è un mezzo molto potente, io amo definirla una Ferrari per la sua forza e velocità, ma non tutti sono in gradi di pilotare una Ferrari. Per cui, prima di affidarvi a qualcuno, controllatene sempre la sua qualifica: l’ipnositerapia può essere praticata soltanto da medici e psicologi regolarmente iscritti ai relativi albi di appartenenza, e specializzati in Ipnositerapia, un percorso di formazione che in totale dura 10 anni. Stregoni, sciamani, incantatori di folle, millantatori, e/o personaggi con titoli strani e talvolta incomprensibili, devono essere in questi casi assolutamente evitati.