Disturbi Alimentari Pisa

Anoressia, bulimia nervosa, binge-eating, alimentazione discontrollata

Cosa vuol dire mangiare?
Mangiare è una cosa che facciamo da sempre e che dalla nascita fino alla vecchiaia condiziona fortemente la nostra qualità della vita, il nostro benessere fisico e psicologico.
Essendo un’azione naturale e materiale che si ripete giorno dopo giorno molte volte diviene un gesto che compiamo in maniera automatica, senza rendercene conto, senza prestarci troppa attenzione.

La maggior parte delle volte consumiamo i nostri pasti guardando la televisione, parlando con qualcuno, pensando a ciò che dovremo fare dopo, incuranti di ciò che stiamo mangiando, di come lo stiamo facendo e di come ci sentiamo in quel momento.

Ci possiamo quindi rendere conto di quanto in realtà mangiare sia un atto complesso, “condito” di molti significati.
Intanto, mangiando introduciamo nel corpo non solo cibo, ma anche emozioni: le emozioni sono nel nostro piatto. A volte infatti si mangia per rabbia, solitudine, noia, insoddisfazione o per placare l’ansia.

In questi casi si parla di “fame emotiva”, il cibo cioè non serve solo per nutrire il corpo, ma anche per coccolare e scaldare il cuore, per distrarsi da pensieri o emozioni sgradevoli.
In questa accezione potremmo considerare il cibo una sorta di rimedio “antidepressivo ed ansiolitico” perché genera un benessere immediato, ma ahi noi poco duraturo. Queste modalità spesso agite inconsapevolmente, sono dannose perché rischiano di allontanarci dalle nostre emozioni e di ingenerare stili alimentari disfunzionali.

É quindi importante essere consapevoli di cosa ci spinge a mangiare, se vera fame o bisogno di placare emozioni scomode. Le emozioni, piacevoli o spiacevoli che siano, fanno parte della nostra vita e della nostra esperienza quotidiana, esse si mescolano con il cibo fino ad influenzare il nostro comportamento alimentare.
Inoltre, l’assunzione di alcuni tipi di cibi piuttosto che altri influisce su come stiamo sia a livello fisico che di umore. Al di là delle abitudini e dei gusti personali, ciò che ci accomuna tutti quando mangiamo è che con questo atto gli elementi che introduciamo nel nostro corpo diventano parti di noi che influenzano profondamente i nostri pensieri, i nostri stati d’animo e i nostri comportamenti, al di là della nostra consapevolezza.

Come aiuta l'ipnosi?
Senza dubbio a prendere coscienza su tutti gli aspetti sopra elencati, a riscotruire la propria storia alimentare ed il proprio rapporto problematico con il cibo, oltre che a riconoscere, inquadrare e ristrutturare il proprio modo di vivere alcune situazioni sensibili ed il proprio stile alimentare.
Attraverso lo stato ipnotico il paziente viene messo profondamente a confront, senza sconti e senza scusanti inutili, con le cause psicologiche sottostanti i disturbi del comportamento alimentare.
Inoltre, l’ipnosi serve per rafforzare l’idea di nuove e più salutari abitudini che devono sostituire quelle vecchie e patologiche.